Piccolo Tibet Del Rock

1) PINK FLOYD – Wish You Here Here

Una canzone, questa dei Pink Floyd che non é solo un capolavoro musicale, ma anche una riflessione sull’impatto della perdita, la ricerca di connessione in un mondo spesso alienante. Riesce a farti capire quanto, le persone, possano compromettere i propri valori, convinzioni senza volerlo dentro la bellezza ‘fragile’, significativa di questa che é una delle pietre miliari, la più emblematica, un tributo all’ex componente della band, Syd Barrett, che, per motivi psichici, causati dall’uso di stupefacenti, si era allontanato dalla band.  Un qualcosa che esprime un senso di connessione, una riflessione sulla perdita di una persona amica davvero unica, sia a livello personale che artistico. Il volerla vicino anche se, quella persona, é distante e, questo, lo si capisce, ascoltando la canzone, da temi come la nostalgia, l’assenza e la disconnessione. A livello musicale, un brano che sembra fatto apposta, come sottofondo musicale, per questo testo indimenticabile. Caratteristica quella melodia semplice ma, al tempo stesso, profonda emotivamente, con la chitarra acustica, suonata dal grande David Gilmour, che non smette mai di stupirci con la propria musica (e voce), quasi parallela con tutto l’insieme creando un’atmosfera intima e malinconica, al tempo stesso, anche grazie al modo in cui, i vari strumenti, si intrecciano sapientemente. Sò che, David Gilmour, é in giro per l’Italia, con qualche data per presentare il suo ultimo lavoro, insieme alla figlia. Se avrete il modo di andare a qualche suo spettacolo concerto, questa “Wish You Here Here”, non mancherà di esserci con tutta la magia che l’ha resa un inno, da generazione di ascoltatori, che continua, e a parlarci, toccarci ancora una volta.

2) THE DOORS – Riders On The Storm

Coloro che la considerano una semplice canzoni, si sbagliano totalmente. E’ esperienza sensoriale che riesce a catturare l’essenza della fragilità della vita e di come si é capaci di cambiarla in un attimo incarnando atmosfere introspettive, malinconiche, fin dal primo ascolto. Provate ad ascoltare questa canzone, con gli auricolari, in un giorno di pioggia autunnale. La voce di Jim Morrison, profonda, magnetica, vi guiderà in un viaggio onirico pieno di immagini evocative. Un testo che ti porta a far riflettere sul tema della solitudine, dell’esser vulnerabile sempre alla ricerca di un senso di appartenenza alla vita stessa. Un ritmo ipnotico fatto di tastiere e chitarre capaci di intrecciarsi in maniera fluida, creando un ambiente sonoro surreale. A tutto questo, di unisce la sezione di batteria, semplice ma efficace, che contribuisce a rendere uno dei classici intramontabile, nel panorama musicale del rock, targato The Doors.

03) EAGLES – Hotel California

Assolutamente uno dei capolavori capace di riuscire a mescolare liriche, in modo magistrale, con musica in questo racconto allegorico sull’oscurità dell’esistenza moderna caratterizzata da una melodia ipnotica riconoscibile, se la ascolti con gli auricolari, a farti esplorare in un’atmosfera misteriosa e evocativa. Ti porta dentro un hotel misterioso, affascinante e, al tempo stesso misterioso che riesce ad intrappolarti in un luogo dal quale non puoi fuggire. Ti ricorda un po’ le atmosfere ‘cupe’ di un film, un po’ horror, celebre per aver avuto, come attori protagonisti, George Clooney. Una melodia ipnotica, che inizia dall’introduzione di una chitarra acustica riconoscibile, le armonie vocali, gli assoli di chitarra, in particolare quello fra Don Felder e Joe Walsh, capaci di aggiungere, a questo brano iconico della storia del rock, la combinazione capace di creare un’atmosfera unica capace di catturare l’attenzione fin dalle prime note.

4) SIMPLE MINDS – Don’t You (Forget About Me)

Una canzone, senza tempo, grazie alla sua atmosfera nostalgica, al suo messaggio potente e facilmente riconoscibile, capace di catturarti all’istante. La voce espressiva, carismatica capace di implorare, la persona amata che si sta allontanando, o facendo un cambiamento significativo, di non dimenticarlo qualsiasi cosa possa accadere. A livello musicale, questo brano riesce a catturarti per quella melodia coinvolgente, che, unita alla voce di Jim Kerr, espressiva e, al tempo stesso carismatica, insieme al mix che combina  sintetizzatori e strumenti tradizionali, crea un’atmosfera nostalgica, unica, indimenticabile nell’arco della musica rock degli anni 80.

5) PHIL COLLINS – In The Air Tonight

“In The Air Tonight”, rappresenta un mix riuscito di musicalità, di liriche evocative e una forte identità emotiva. La voce potente, avvolta di un’aura misteriosa, di Phil Collins, carica di emozioni, riesce a trasmetterti un senso di urgenza e, al tempo stesso, di fragilità. Un ricordo del cantante indelebile quando, quel divorzio dalla moglie, l’ha come ispirato per dare, al testo, un significato di vulnerabilità, di introspezione, riconoscendo quando qualcuno, quest’ultima, non gli ha dato la possibilità di scusarsi per quello che era successo. Parlando del lato lirico, musicalmente questa canzone si caratterizza per il suo sound distintivo, la sua atmosfera intensa fatta da un ritmo incalzante, l’uso di strumenti elettronici. Una melodia semplice, malinconica, accompagnata da una batteria ipnotica, suonata, dallo stesso Phil, che al primo ascolto, capisci che sia davvero unica. Una progressione musicale che culmina con quell’assolo, inconfondibile, di batteria che é diventato simbolo della canzone. Un classico della musica rock che continua a colpire, a risuonare arrivando ad influenzare numerosi artisti e non solo. Ottima da ascoltare con con gli auricolari.

6) DEEP PURPLE – Smoke on The Water

Un capolavoro di come, un fatto accidentale, come l’incendio di un casino, a Montreaux, nella Svizzera francese, sia capace di combinare un sound potente, un’ode al caos di quel momento, del potere della musica di fronte a questo tipo di avversità facendolo diventare un vero inno del rock di tutti i tempi. Una canzone, nota per il suo memorabile riff di chitarra, da parte di Ritchie Blackmore, divenuto il marchio di fabbrica dei Deep Purple, tratta temi di creatività, perseveranza e le disavventure, come in quel caso, che, nel mondo della musica, possono sorgere inaspettatamente. La struttura della canzone, semplice, fatta di un ritornello potente e, al tempo stesso, semplice, che, insieme ad una sezione strumentale, la rende accessibile ai musicisti, meno esperti, creando un’atmosfera coinvolgente che rimarrà nel tempo dentro colui che l’ascolta.