“Miroirs, il riflesso dell’anima raveliana”

di Barbara Baroni

Il 24 aprile si è tenuto il concerto-conferenza “Miroirs, il riflesso dell’anima raveliana” Sintesi e innovazione musicale di Maurice Ravel presso l’Auditorium Monteverdi del Conservatorio di Mantova dalla brillante Tesi di laurea biennale di Chiara di Crescenzo e con la presentazione di Francesco Iuliano, docente di Storia della musica. Miroirs (Specchi) Op. 43, è una Suite in cinque movimenti per pianoforte solo scritta da Maurice Ravel tra il 1904 e il 1905.

Proposta per la prima volta da Ricardo Viñes nel 1906, Miroirs contiene cinque movimenti, ognuno dedicato ad un membro del cenacolo francese di artisti d’avanguardia Les Apaches. La suite fu pubblicata per la prima volta da Eugène Demets nel 1906. Il terzo e il quarto movimento furono successivamente orchestrati da Ravel, mentre il quinto fu trascritto per orchestra con Percy Grainger ed altri.

Noctuelles, dedicato a Léon-Paul Fargue è un’opera cromatica, dall’atmosfera notturna. La sezione centrale è tranquilla con melodie intense e armoniosi accordi. Oiseaux tristes, interpretato con echi sonori dalla pianista, dedicato a Ricardo Viñes, rappresenta la foresta con uccelli solitari.

Une barque sur l’océan, eseguito dando rilievo agli arpeggiati scritto per Paul Sordes, racconta di una barca che naviga sull’oceano ondoso. Alborada del gracioso, mattutina Serenata trovadorica anche questa sonata con virtuosismo da Chiara. Omaggio a Michel-Dimitri Calvocoressi è un pezzo tecnicamente impegnativo che presenta temi musicali spagnoli, il flamenco, la copla, imitazione delle maracas – Ravel era di madre basca- nelle sue complesse melodie. La Vallée des Cloches, dedicato a Maurice Delage, evoca i suoni di varie campane.

Emergono dunque la precisione maniacale, il rifarsi all’antico di Lulli e Couperin e l’espressionismo di Ravel che si distacca dall’impressionismo ponendo attenzione al rapporto tra soggetto dell’autore, dell’esecutore e poi degli ascoltatori e l’oggetto che deve filtrare. Applausi del pubblico, un successo sia nell’analisi tematica esemplificata e storiografica sia nel raffinato concerto.