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Giovanni Rossi

b rossiSALUTE ROCK

Vivo a Mantova.
Mi occupo di innovazione partecipata nella progettazione e gestione dei servizi alla persona. Con un gruppo di persone che hanno o hanno avuto problemi di salute mentale ho fondato la radio Rete 180 la voce di chi sente le voci. Sono medico psichiatra psicoterapeuta e direttore scientifico della QUASM (Associazione Italiana per la qualità e l'accreditamento i salute mentale) http://www.accreditamento.net .

Ho partecipato alla chiusura di due ospedali psichiatrici ed organizzato e diretto servizi psichiatrici e sanitari a vocazione comunitaria. Sono stato consulente in America Latina per conto della Organizzazione Mondiale della Sanità. Ho insegnato psichiatria sociale agli specializzandi in psichiatria, agli infermieri ed ai tecnici della riabilitazione. Se non avessi fatto quello che ho fatto mi sarebbe piaciuto diventare architetto.

Vado in bicicletta, circa 10.000 km l'anno, e molte idee mi vengono sul sellino. Un buon esercizio anche per la memoria, visto che devo arrivare a casa per fissarle sul computer.
Questo blog parla di salute.
Ci sono momenti nei quali proviamo la sensazione di stare bene. E' un sentire nostro, che è dentro di noi, viscerale e corporeo. Ma è anche un sentire il mondo, la qualità della relazione con le persone e l'ambiente. Uno starci bene dentro.
Andremo alla ricerca dei modi che consentono alla nostra mente di trovare quello "starci dentro". Quella sensazione di stare bene, di bene-essere, di salute. Non parleremo di salute mentale, in senso stretto o di psichiatria, ma di come la mente elabora le esperienze somatiche, psichiche e relazionali. Quali siano gli elementi cognitivi ed emotivi che indicano il bene-essere.

Scopriremo le insidie per la salute del modello di consumo che confonde il bene-essere con il bene-avere.
Esiste nella percezione della nostra mente, un equilibrio tra bene-essere e bene-avere. Il troppo ed il troppo poco non aiutano lo stare bene.
Il danno da troppo avere può essere esemplificato dalle affermazioni di Sergio Marchionne, che sostiene di fare una vitaccia, pur percependo uno stipendio che corrisponde a quello di 435 operai Fiat. Ecco la differenza, per eccesso, tra bene-avere (500.000 euro al mese) e bene-essere (la vitaccia). Sul fronte opposto, quello del troppo poco bene-avere possiamo collocare quelle famiglie che non arrivando alla fine del mese, vivono una condizione di mancanza di averi e di precarietà.

Una morale, semplice semplice, deriva da tutto ciò. Gli squilibri eccessivi del "bene-avere" sono nemici del bene-essere. Infatti, al contrario del bene-avere, il bene-essere necessita della condivisione con l'altro, attraverso una relazione di equilibrio.
Perché salute rock?
Naturalmente il riferimento è a Celentano.
Ci sono circostanze in cui l'accumulo di conoscenze non aiuta l'intelligenza. Questa intelligenza è lenta.
Occorre immaginazione. Vedere una soluzione diversa. Ogni scoperta scientifica, ogni soluzione nuova deriva da una ipotesi che rompe con gli schemi, con la normalità delle spiegazioni disponibili.
A me piace questo momento, quello della ipotesi, della "lampadina" che illumina l'altra faccia della luna.
E so che nella rete ci sono tante teste che pensano ed immaginano. Per questo un blog. Per mettere in rete le menti che pensano alla salute.
Con questo blog proveremo ad immaginare il bene-essere distinto dal bene-avere. Andremo alla ricerca di un nuovo equilibrio. Un equilibrio rock.

Fatevi sentire.

Rete 180 oggi

La radio Rete 180 la voce di chi sente le voci è stata fondata nel 2003 d un gruppo di pazienti ed operatori del Centro Psicosociale di Mantova.
E' stata la prima radio della salute mentale ad essere fondata in Italia, poi seguita da una ventina di altre esperienze.
Le sue trasmissioni sono prodotte quasi completamente da persone che hanno o hanno avuto problemi di salute mentale.
Nel corso del tempo ha assunto differenti forme organizzative. Nata come attività “riabilitativa” ha presto assunto una dimensione autonoma come medium radiofonico. Il palinsesto ha da sempre crattere generalista. La radio, infatti, non vuole parlare di salute mentale, ma essere fatta da persone che hanno o hanno avuto il problema.
Per questa ragione le varie redazioni che si sono succeddute nel tempo hanno definito forme e contenuti delle trasmissioni.
Distaccatasi dai servizi psichiatrici, Rete 180 è divenuta del tutto autonoma. Per un periodo si è costituita come circolo Arci, per poi confluire nella associazione di volontariato Mi Riguarda.
Ha cambiato sede ed oggi gli studi sono ospitati in locli attigui alla sede del Centro Servizi per il Volontariato in strada Montata 3 a Cittadella(Mantova).
Nel suo assetto attuale, infatti, Rete 180 si propone oltre che come la storica voce di chi sente le voci anche come radio del volontariato e laboratorio rivolto ai giovani ed agli studenti proponendo sia stages che attività di alternanza scuola lavoro.

Storia

Tutto ha inizio durante una trasmissione televisiva, il MAURIZIO COSTANZO SHOW, al quale partecipano alcuni ospiti del Centro Psico Sociale. Davanti a una platea numerosa uno dei pazienti riesce a parlare della propria patologia con assoluto distacco, comportandosi con tranquillità. Un episodio che fa riflettere e che fa maturare l'idea di un trattamento sanitario atipico: la radio. "La radio fa bene se la faccio, la tv fa male se la vedo". Ciò viene rinforzato dalla conoscenza di un'esperienza lontana fisicamente ma vicina idealmente: "La Colifata, una radio nata nel 1991 a Buenos Aires, all'interno di un istituto neuropsichiatrico che è diventato modello di ispirazione per l'esperienza mantovana portando avanti un discorso in comune: è la promozione della salute mentale.

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