“NORMALE E’ NOIOSO” - Laboratorio teatrale PROGETTO RECOVERY.NET
È proseguito anche in questo anno di pandemia il laboratorio di teatro "Normale è noioso", promosso nell’ambito del progetto “Recovery.Net: laboratori per una psichiatria di comunità”, sostenuto da Fondazione Cariplo con l’obiettivo di promuovere sul territorio la salute mentale. Il laboratorio, che in questi mesi non ha smesso la sua attività di incontri settimanali, anche grazie al sostegno del progetto “Connessioni”, promosso dall’associazione Oltre la Siepe e finanziato da Regione Lombardia, è stato coordinato da Teatro Magro, ed ha coinvolto 14 partecipanti, alternando momenti in presenza e momenti a distanza.
“Aperto a tutti coloro che hanno voglia di mettersi in gioco e vivere un’esperienza di relazione espressiva attraverso le tecniche performative del teatro contemporaneo – sottolinea Marina Visentini di Teatro Magro- il laboratorio che abbiamo strutturato ha favorito in questi due anni l’integrazione e la valorizzazione della persona per implementarne le potenzialità̀ creative ed espressive.”
A conclusione di questa sperimentazione, che proseguirà anche dopo l’esito del 30, è previsto un momento aperto al pubblico, in cui i partecipanti al laboratorio si esibiranno, domenica 30 Maggio alle ore 21 presso lo spazio Home di Teatro Magro, per una performance dal titolo “Tempo al tempo” che affronterà il tema del tempo, sempre uguale e costante, ma percepito in modo diversi nel corso della vita.
La partecipazione è libera e aperta a tutta la cittadinanza.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o scrivendo un messaggio al num. 347 0860228
Per info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 3394568098
PROGETTO “RECOVERY.NET: LABORATORI PER UNA PSICHIATRIA DI COMUNITÀ”
Arrivato al suo terzo anno di attività, il progetto “Recovery.net: laboratori per una psichiatria di comunità”, sostenuto da Fondazione Cariplo attraverso il bando “Welfare in Azione”, mette al centro del suo impegno la salute mentale ed il benessere psicosociale della comunità. Il progetto Recovery.Net coinvolge le città di Mantova e di Brescia, ed in particolare nel nostro territorio vede la partecipazione come partner di ASST di Mantova, consorzio di cooperative sociali Sol.Co. Mantova, associazioni di volontariato Oltre la Siepe e Alba. Il progetto muove dal concetto di Recovery, che significa “vivere la vita al meglio delle proprie capacità”.
Sono oltre 1000 le persone che nel territorio mantovano hanno beneficiato, a vario titolo, delle azioni e dei percorsi attivati dal progetto, di cui circa 200 carico al Servizio Psichiatrico. Tra le opportunità generate sul territorio: il supporto alla ricerca attiva del lavoro attraverso uno sportello dedicato; iniziative culturali e di sensibilizzazione; laboratori di teatro e di scrittura emotiva; la creazione di corsi e proposte formative.
TITOLO PERFORMANCE: “Tempo al tempo”
DATA: domenica 30 Maggio 2021 ore 21.00
LUOGO: spazio HOME di Teatro Magro, Via Brescia 2/c, quartiere Cittadella Mantova.
CON: Sara Albarello, Alfio Cavalli , Graziella Scudiero , Enea Araldi , Mario Nobis , Mariateresa Gasparro, Luigi De Amicis, Gianni Bonato, Emanuele Bianconi , Michele Ricco’, Silvia Ruscello , Francesca Annibaletti, Samir Hellal , Matteo Rosignoli.
OBIETTIVO: portare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema della salute mentale.
DESCRIZIONE: Il tempo è l’elemento che scandisce le azioni della nostra vita e che determina un presente inafferrabile, un passato consumato e un futuro imprevedibile. Con la mente ritornare al futuro si può e immaginare il passato anche. Se bastasse restituire il tempo al tempo , trasformare tutto il tempo in denaro, se il tempo smettesse di aspettarsi e se facessimo un bel funerale ai tempi morti, il tempo non volerebbe più e potremmo ripetere i nostri gesti quotidiani senza pensare di perdere attimi, secondi, minuti importanti.
Prima o poi ci guardiamo tutti allo specchio…vediamo i segni del tempo e alla domanda “come mi vedo?”….vorremmo tutti la risposta di Matteo che calma ogni inquietudine e dice ”ti vedo bene Meri!!”.
Cena al buio
"Un'esperienza nuova per assaporare una cena con gli occhi di un non vedente."
Sabato 30 novembre alle 20.00 presso l'oratorio di Solarolo di Goito in via Cà Bianca si svolgerà l'annuale "cena al buio" organizzata dall'UICI" (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS - APS) di Mantova.
Informazioni 3489848525 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
"Un uomo un padre" l'ultima fatica di Mario Sassi
“Un uomo, un padre” è un Romanzo di Mario Sassi pubblicato quest’anno estremamente entusiasmante, con una vena ispirata e coinvolgente. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare l’autore alla Biblioteca Gino Baratta in occasione della presentazione.
1) La vicenda di Carlo Sartori è tutta vera o anche inventata?
La storia del protagonista Carlo Sartori drammatica, piena di avventure deriva da fatti veramente accaduti romanzati.
2) Dal punto di vista storico com’è ambientato il Romanzo?
Lo sfondo è la storia tout court, dalle difficoltà paterne al tempo della prima guerra mondiale. In particolare nel corso della seconda guerra mondiale Carlo si scontra con la perversione di un gerarca fascista, che alla fine perdonerà. Diventerà partigiano e compirà un’impresa che cambierà il suo destino.
3) Com’è il suo ruolo di padre?
Complesso, come ricorda il titolo, impegnato a rendersi egualitario sulle scelte nei confronti dei figli, a costo di costringere il minore a rinunciare agli studi. Retto secondo il suo parere, ma criticato.
4) Il libro ha una trama romantica?
Sì, è romantico.
5) Cosa pensa di Giovanna?
Possiamo dire che commuove il lettore nel profondo dell’anima con umanità ed attenzione al prossimo più disagiato? Il personaggio di Giovanna la seconda moglie è reale e vissuto.
6) Passiamo poi a Mario Sassi pittore. Il quadro della copertina è legato al romanzo?
Ho realizzato il quadro in copertina e l’immagine di un anziano che rappresenta l’alter-ego del personaggio. A questo dipinto si ispira anche una mia poesia. Ricordiamo che il libro è stato paragonato a Billy Budd eroe di Melville ed ha una trama romantica ma drammaticamente solcata da fatti gravi e socialmente deturpativi sottolineati con crudeltà che rispecchia la realtà di quei tempi e l’universo del potere.
Possiamo considerare emblematica la pagina 26 dove il giovane Carlo è stato cacciato di casa e, invece di scappare, si fa aiutare moralmente da un clochard, dagli occhi arrossati ma dalla saggezza popolare, che lo incita a ritornare sulla sua strada.
7) Dov’è ambientato il racconto?
Vivono nell’ambiente difficile del Tigrai (oggi Te Brunetti), quartiere modello del fascismo diventato un tugurio senza intimità ed il necessario per la vita di tutti i giorni.
Un sentito grazie a Mario Sassi da parte di Rete180.
Barbara Baroni
È; necessario il TSO?
La Legge 180, come è emerso nell’assemblea organizzata da Mi riguarda-Rete180 a La Cervetta, reca il titolo “accertamenti e trattamenti sanitari volontari ed obbligatori”. La legge stabilisce che di norma gli accertamenti ed i trattamenti siano volontari e che “non vi siano le condizioni e le circostanze che consentano di adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extra ospedaliere”. Senza darsi cura di ricercare il consenso e la partecipazione della persona proposta per il TSO. Purtroppo non sono infrequenti esiti mortali. La terza conversazione sulla salute mentale ha affrontato la domanda: “il TSO è davvero una eccezione?” Hanno partecipato Mila Ferri nella sua qualità di Responsabile area salute mentale e dipendenze patologiche Regione Emilia Romagna che sta coordinando un progetto teso a favorire l'integrazione e la cooperazione tra operatori sanitari e della sicurezza con l'obiettivo di garantire i diritti e la sicurezza delle persone sottoposte a TSO e Giulio De Nicola Responsabile dell'area psichiatrica Alto Mantovano della ASST di Mantova. Mila Ferri ha sottolineato come la 180 non vada toccata mai. Ha realizzato il confronto tra i dati italiani e quelli particolari della sua regione con interessanti risultati statistici che penalizzano i risultati a causa dei TSO con ricovero e chiamati “in stato di necessità”. Tuttavia è una realtà in calo. Sono critici l’età giovane o tarda e la provenienza straniera che fa raddoppiare i TSO. Il rischio di contenzione non è superato del tutto nelle residenze dalla più intensiva alla più estensiva. Esiste una normativa “direttiva regionale non univoca che aiuta a determinare linee guida sulla salute mentale ed in particolare sui TSO. Si dice come un ragazzo torinese sia morto a causa del TSO ed un uomo a Mantova deceduto per lo stesso motivo. Il terreno neutro non favorisce, aiuta invece la formazione congiunta. È stato creato un convegno in una prima fase di bilancio su vari temi trattati come la contenzione e una seconda fase propensa ai dati informatici raccolti per la fruizione di protocolli. Tema del vigile urbano, l’infermiere, il medico uniti in una équipe efficace, senza format generale (il 15 sett. incontro per indice guida dei protocolli). L’obiettivo sarebbe ridurre i TSO iniziando dalla sicurezza e operando in maniera pragmatica. Sono un indicatore di malfunzionamento dei territori, importanti come la città e montagna per calibrare gli interventi. Persone di Codigoro passavano il ponte sul Po per evitare la direttiva. A Mantova la direttiva era usata anche in modo improprio. Cattiva pratica di camuffare il dato mentre sono la diffusione dell’informazione, condivisione di dettagli che permettono un controllo. Può essere eccessivo? E qui parla Luigi Benevelli che sottolinea come la giunta Moratti a Milano abbia lasciato trapelare dati sensibili contrariamente alla privacy di pazienti considerati alquanto burrascosi. De Nicola unisce l’SPDC in parte nell’ospedale in parte nella pubblica via, pensato per cambiare. Il quadro a Castiglione coinvolge le varie forze di cui abbiamo parlato. Si spera poi in un medico di base, che solo temporaneamente può essere sostituito dal 118 anche con la presenza di educatori di strada. Obiettivo di questi due anni è la riduzione dei TSO. La formazione è troppo biologista. Il medico pensa che deve preoccuparsi e ordina il TSO. Ma Franco Basaglia proponeva un disegno democratico della psichiatria che deve essere comunitaria e aggiungeva che non è bene mettersi nelle mani degli altri. Risulta determinante oggi la chiusura degli OPG. A Geel nel Medioevo le famiglie ospitavano i sofferenti da qui nasce un mito moderno della psichiatria. La problematica è che la Costituzione italiana prevede il rispetto dei diritti umani, ma lascia un buco formativo nella legge. Sembra che la legge sia incompleta. Giovanni Rossi propone di inserire il contratto terapeutico tra medico e paziente: una frasettina del centro psichiatrico dell’Emilia fa pensare alla coercizione che si estrinseca nel transfert e controtransfert e da sciogliere in modo condivisibile per le forze in atto con la tutela del paziente o concordata come un testamento psicologico. L’art.2 della Costituzione italiana recita: “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. L’art.32 invece “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. “La valenza giuridica di tale principio si concretizza nel rigetto dei trattamenti ospedalieri obbligatori, argomento che ha saputo coinvolgere l’intero paese sul finire degli anni ‘70” (www.informazionefiscale.it/Diritto-alla-salute-spiegazione-articolo-32 Costituzione). Notiamo ad abundantiam che la Convenzione sui diritti umani e sulla biomedica (Oviedo, 1997) all’art.5 prevede “un trattamento sanitario può essere praticato solo se la persona interessata abbia prestato il proprio consenso libero ed informato” e la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (Nizza, 2000) all’art.3 stabilisce nell’ambito della medicina e della biologia come debba essere in particolare rispettato “il consenso libero informato della persona interessata”.
Barbara Baroni
Giornata della Salute Mentale col film "La pazza gioia"
Il 10 ottobre in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, quest'anno dedicata alla donna, proiettato al Cinema Mignon il film "La pazza gioia" di Paolo Virzì, con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti.
Ecco le interviste realizzate dalla nostra Barbara Baroni
Mario Sassi presenta la sua ultima fatica letteraria
Presentazione del libro di Mario Sassi "Perché si continuano ad uccidere i ragazzi dai calzoni rosa?", intervistano l'autore Barbara Baroni e Lucia Greco
Intervista ad Alessandro Della Casa
Alessandro Della Casa è stato Presidente dell'Associazione Filofestival dalla sua fondazione fino al 2000, e come tale membro del Comitato Organizzatore fino al 1999. Dal 2001 entra a far parte della Segreteria Organizzativa della quale è il coordinatore. Si occupa anche della gestione dei volontari.