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Venerdì, 09 Gennaio 2015 15:30

Tangoterapia e salute mentale

A Bari, si è svolto nelle settimane precendenti il Natale, il Festival della Salute Mentale. Il Festival rientra nella più ampia azione che il Dipartimento per la tutela della salute mentale (Dsm) della Asl ha inteso promuovere a favore della tutela e della promozione della salute sul territorio. Un ospite del Centro Diurno di Gravina in Puglia ha voluto raccontare la sua diretta esperienza di socializzazione. Eccola per voi. «Nel corso del festival, noi ospiti ed operatori dei Centro Diurno della Cooperativa "Questa Città" abbiamo partecipato sia al Festival che ad un workshop di tangoterapia. Mi sono documentato: “La Tangoterapia nasce in Argentina nel 2008, durante il percorso viene declinato il concetto per cui ciascun individuo può sedurre l’ambiente in un modo attivo, fattivo, intraprendente, ma anche con una modalità silenziosa e attenta, ricettiva. Attraverso esercizi ed esempi pratici vengono sperimentate le diverse parti di ciascuno con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza di come ci si comporta in relazione al concetto di Seduzione. Successivamente viene affrontata la tematica del Linguaggio del Corpo che ha come obiettivo la presa di consapevolezza di cosa dice il corpo quando si trova in una relazione di Tango: la differenza fra l’entrare in contatto in modo attivo (la parte maschile) con il modo ricettivo (parte femminile). Dare voce al corpo, quando si trova in relazione con un altro, significa provare a spiegarsi, aiutandosi con la Teoria della Tangoterapia, quali modalità di contatto si prediligono facendo emergere parti di sé stessi che non sempre trovano adeguato spazio nella vita di tutti i giorni. La Musica guida nella esplorazione delle emozioni. Ascoltando e ballando musiche diverse, anche non di Tango, si dà ritmo alle sensazioni, si mettono in pratica nuovamente i concetti di Seduzione e gli esercizi legati al linguaggio del corpo. In questa fase del percorso terapeutico si inizia a lavorare ad uno dei concetti più delicati della vita: la Fiducia. Fiducia significa esplorare anche la sua polarità: la responsabilità. Il Tango si presta in modo illuminante a tale esplorazione con le sue due parti bene definite. Attraverso alcuni passi specifici di Tango, si vede come ci si affida agli altri e in che modo ci si assume la responsabilità ispirando di conseguenza la fiducia altrui. La guida e l’essere guidati nel Tango possono essere metafora della propria modalità che si esprime durante la quotidianità”. Adesso mi racconto un po’...: “durante la manifestazione ho preso parte ad una lezione di tango. All’inizio, da parte mia, c’era imbarazzo ed ho notato che lo provavano anche gli altri. Man mano che l’incontro andava avanti e ci avvicendava nella presentazione, migliorava la conoscenza, poi, complice la compagnia di Filippo, l’imbarazzo è andato via via scemando. Ed il racconto prosegue: «I primi esercizi sono serviti per lo più ad ambientarci, ci veniva proposto di muoverci nello spazio facendo in modo che i nostri occhi si incrociassero, possibilmente sorridendo. Dopo questo siamo giunti al momento più piacevole per me: oltre al sorriso dovevamo cercare il contatto reciproco, le carezze, anche semplicemente lo sfiorarsi». A questo punto abbiamo formato le coppie. La mia partner era Rita. Ero emozionato all’inizio: non solo mi dovevo ricordare i movimenti, ma questi ultimi dovevano essere coordinati con quelli della partner. Avrei voluto che la performance durasse di più per completare al meglio questa bella esperienza”. Quando si balla il Tango o si ammira una coppia che balla ci sono alcune cose che risultano subito evidenti. La prima è che l’uomo conduce: ha la responsabilità di portare la dama in giro per la sala, facendola divertire, stare bene e, allo stesso tempo, controllando tutto ciò che avviene intorno per evitare che si frappongano ostacoli. La dama segue, ascolta il corpo del compagno, non anticipa i suoi gesti. La seconda è che, quando una coppia balla bene, si ha l’impressione che si tratti di un corpo solo che si muove come preda di una piccola magia. È come un’anima completa, autosufficiente. Durante il percorso di Tangoterapia si esplora ciò che avviene quando un corpo guida un altro e quando ci si lascia guidare. Perché l’obiettivo di questo percorso è quello di sperimentare la parte attiva, intenzionale, determinata e quella ricettiva, dolce, immediata. E tutti, donne o uomini, potranno vivere l’esperienza di queste due parti. Il vero obiettivo di questo percorso è vedere cosa avviene al confine di queste due parti e, forse, accorgendosi di questo, danzare verso un equilibrio più soddisfacente ed eccitante. Sperimentare un abbraccio nuovo e più soddisfacente alla vita!

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