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Sabato, 11 Settembre 2021 05:44

Festivaletteratura21 - Dante, il teatro, l’amore

Dante, il teatro, l’amore evento del 10 settembre serata in Piazza Castello ci ha stupiti per la fresca rivisitazione dantesca con Lella Costa e Gabriele Vacis. I due artisti hanno già fatto Traviata e ora cavalcano la ricorrenza di Dante. Ricordiamo che oltre a Beatrice ci sono molte altre donne nella Divina commedia il titolo Intelletto d’amore infatti si rifà a “Donne ch’avete intelletto d’amore…”.

Donne ch’avete intelletto d’amore è l’incipit d’una delle canzoni più note di Dante Alighieri e si trova nella Vita nova. Quest’opera, la prima unitaria dello scrittore, composta tra 1292 e il 1294, è un prosimetro, cioè un componimento in cui si alternano parti in prosa e parti in versi. Essa è suddivisa in 42 capitoli e raccoglie 31 testi lirici inseriti all’interno di una narrazione biografica in prosa, che ruota attorno all’innamoramento di Dante per Beatrice, figura presente in tutta la scrittura dantesca: «e pensai che parlare di lei non si convenia che io facesse, se io non parlasse a donne in seconda persona, e non ad ogni donna, ma solamente a coloro che sono gentili e che non sono pure femmine».

Donne ch’avete intelletto d’amore inaugura quindi la poetica della lode e una nuova stagione poetica, che coincide con la produzione stilnovistica più matura. Dante sottolineerà la sua importanza anche nel XXIV canto del Purgatorio, dove Bonagiunta da Lucca qualifica il poeta come «colui che fore / trasse le nove rime, cominciando / ‘Donne ch’avete intelletto d’amore».(www.scuola-e-cultura.it.)

Gli artisti consapevoli di entrare in una selva letteraria descrivono piacevolmente la loro esperienza teatrale. Il nuovo spettacolo di Lella Costa ha per protagoniste le figure femminili della Commedia di Dante: Beatrice, ideale d’amore puro e guida spirituale, Francesca, meravigliosa anima imprigionata nel girone infernale, Taibe, prostituta delle Malebolge (ingiustamente condannata, si veda la commedia di Terenzio) e Gemma Donati, moglie del poeta e madre dei suoi figli.

Lella Costa dà voce alle storie di queste donne. Tra le letture che presentano il libro nato dal copione: “Tanto gentile e tanto onesta pare” e “Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io” sonetto delle Rime. Applausi del numerosissimo pubblico. Riferimenti a Shakespeare, Conrad, Meneghello.
Barbara Baroni

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