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Venerdì, 28 Settembre 2018 18:12

"Un uomo un padre" l'ultima fatica di Mario Sassi

IMG 0697“Un uomo, un padre” è un Romanzo di Mario Sassi pubblicato quest’anno estremamente entusiasmante, con una vena ispirata e coinvolgente. Abbiamo avuto l’opportunità di intervistare l’autore alla Biblioteca Gino Baratta in occasione della presentazione.

1) La vicenda di Carlo Sartori è tutta vera o anche inventata?
La storia del protagonista Carlo Sartori drammatica, piena di avventure deriva da fatti veramente accaduti romanzati.

2) Dal punto di vista storico com’è ambientato il Romanzo?
Lo sfondo è la storia tout court, dalle difficoltà paterne al tempo della prima guerra mondiale. In particolare nel corso della seconda guerra mondiale Carlo si scontra con la perversione di un gerarca fascista, che alla fine perdonerà. Diventerà partigiano e compirà un’impresa che cambierà il suo destino.

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3) Com’è il suo ruolo di padre?

Complesso, come ricorda il titolo, impegnato a rendersi egualitario sulle scelte nei confronti dei figli, a costo di costringere il minore a rinunciare agli studi. Retto secondo il suo parere, ma criticato.

IMG 06984) Il libro ha una trama romantica?
Sì, è romantico.

5) Cosa pensa di Giovanna?
Possiamo dire che commuove il lettore nel profondo dell’anima con umanità ed attenzione al prossimo più disagiato? Il personaggio di Giovanna la seconda moglie è reale e vissuto.

6) Passiamo poi a Mario Sassi pittore. Il quadro della copertina è legato al romanzo?
Ho realizzato il quadro in copertina e l’immagine di un anziano che rappresenta l’alter-ego del personaggio. A questo dipinto si ispira anche una mia poesia. Ricordiamo che il libro è stato paragonato a Billy Budd eroe di Melville ed ha una trama romantica ma drammaticamente solcata da fatti gravi e socialmente deturpativi sottolineati con crudeltà che rispecchia la realtà di quei tempi e l’universo del potere.
Possiamo considerare emblematica la pagina 26 dove il giovane Carlo è stato cacciato di casa e, invece di scappare, si fa aiutare moralmente da un clochard, dagli occhi arrossati ma dalla saggezza popolare, che lo incita a ritornare sulla sua strada.

7) Dov’è ambientato il racconto?
Vivono nell’ambiente difficile del Tigrai (oggi Te Brunetti), quartiere modello del fascismo diventato un tugurio senza intimità ed il necessario per la vita di tutti i giorni.

 

Un sentito grazie a Mario Sassi da parte di Rete180.
Barbara Baroni

 

Last modified on Giovedì, 04 Ottobre 2018 06:21

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